L’Urbanistica Tattica affronta in maniera diretta la sperimentazione di un cambiamento realistico e fattibile di uno spazio, al fine di un miglioramento della sua fruizione e per una restituzione prima temporanea e poi eventualmente permanente di esso all’uso pubblico.
COS'È?
L’Urbanistica Tattica è un approccio che prevede diversi tipi di azioni, proposte dai cittadini e dalle amministrazioni locali, che hanno lo scopo di sperimentare un uso alternativo dello spazio pubblico, volto a migliorarne la qualità, la funzionalità e la piacevolezza. Ciò avviene attraverso strumenti economici come vernice colorata, nuovo arredo urbano (fioriere, panchine, piante ma anche tavoli da ping pong, giochi o ombrelloni).
IN COSA CONSISTE?
L’Urbanistica tattica può proporre una diversa viabilità o ridisegnare in modo creativo luoghi trascurati. Dato che molti spazi pubblici sono attraversati o occupati dalle sole auto, l’urbanistica tattica spesso propone soluzioni per far sì che le persone possano riappropriarsene, li possano attraversare non solo in auto, possano addirittura fermarcisi a leggere, chiacchierare, lavorare o bere qualcosa. Non necessariamente le auto vengono eliminate: in molti casi esse possono continuare a passare entro certi limiti di spazio e di velocità; in altri casi si tratta semplicemente di rendere più evidente la natura sociale dello spazio pubblico.

SCOPO, PRO E CONTRO
L’Urbanistica Tattica affronta in maniera diretta la sperimentazione di un cambiamento realistico e fattibile di uno spazio, al fine di un miglioramento della sua fruizione e per una restituzione prima temporanea e poi eventualmente permanente di esso all’uso pubblico.
Sicuramente i vantaggi apportati da questo approccio sono notevoli, andando a ridefinire lo spazio dedicato alle auto private e valorizzando lo sharing, la micromobilità e il verde. Nonostante ciò, però, c’è anche da tenere conto di alcune criticità: infatti il problema principale dell’urbanismo tattico è che, se non ben calibrato, può non valutare adeguatamente l’impatto che alcune soluzioni possono avere sulla viabilità. Le auto non spariscono per magia e potrebbero riversarsi nelle vie limitrofe, aumentando la congestione del traffico. Si rende, perciò, necessario un ampio studio preventivo.
QUALI ESEMPI?
In Umbria è ancora poco utilizzata ma, tra le molte città che hanno sperimentato esempi significativi di questo tipo di azione, troviamo Barcellona e Milano.