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Pannelli interattivi di Viole: commento ai risultati

29 ottobre 2025

urbanistica
Foto di Anna Falcinelli Anna Falcinelli

Nata nel 1991, Ingegnere Edile-Architetto con esperienze accademiche in progettazione partecipata e mediazione con l’amministrazione pubblica, continua ad aggiornarsi sulla frontiera dell’urbanistica.

Nell’Associazione Interstizi, di cui è fondatrice, si occupa di ricerca e pianificazione urbana partecipata.

Il presente report sintetizza i risultati dei pannelli interattivi realizzati durante l’evento Giù in “piazza” del 14.09.2025 a Viole (Assisi).

L’evento ha mirato a trasformare temporaneamente uno spazio pubblico, solitamente utilizzato come parcheggio e strada carrabile, in un luogo di aggregazione e socialità (attraverso giochi di strada, salotti urbani, musica, talk e una cena di comunità), fornendo il pretesto per avviare una riflessione collettiva sul futuro della frazione.

E’ bene precisare che i pannelli interattivi, allestiti solo per una mezza giornata, non sostituiscono un processo partecipativo formale e non generano dati con valore statistico. Essi sono stati concepiti come una modalità ulteriore di coinvolgimento, interazione e espressione, offrendo un canale dedicato per raccogliere suggestioni a partire da un’esperienza concreta di riappropriazione dello spazio pubblico.

L’affluenza ai pannelli è stata contenuta (con risposte che variano, a seconda delle domande, da 18 a 40), poiché l’attenzione dei partecipanti è stata maggiormente concentrata sull’esperienza. Le risposte costituiscono “spunti” per un possibile ragionamento collettivo.

Di seguito si riportano le singole domande e da ciascuna si traggono alcune considerazioni.

Lavori a Viole? - 18 risposte

Dei 18 residenti che hanno risposto, la maggioranza (72% - 13 risposte) ha dichiarato di NON lavorare a Viole, mentre lavora a Viole il 28% (5 risposte).

Questo dato suggerisce che la maggior parte dei residenti di Viole non lavora nella frazione stessa, effettuando spostamenti quotidiani verso l’esterno (entro o fuori comune). E’ allora possibile immaginare flussi pendolari che svuotano la frazione di giorno, con un impatto sulla sua vitalità e sull’uso dei servizi e degli spazi pubblici. Si può dedurre che ne deriva un quotidiano uso dell’automobile, che potrebbe ridursi se i più lavorassero all’interno della frazione.

Vorresti una piazza? - 40 risposte

La risposta a questa domanda ha registrato il più alto tasso di interazione, con un consenso schiacciante:

  • SÌ: 87.5% (35 risposte)
  • NO: 12.5% (5 risposte)

Questo risultato mostra con forza che la maggioranza dei partecipanti condivide il desiderio di una piazza.

Che caratteristiche dovrebbe avere? - 7 post-it

L’analisi delle caratteristiche richieste per la piazza ideale rivela le priorità d’uso da parte della comunità:

Le sette risposte fornite convergono sui seguenti elementi:

  • Socialità e Accessibilità: Richieste come “spaziosa”, “aperta a tutti” e “ben illuminata” evidenziano l’importanza di uno spazio per tutti, ampio, accessibile, sicuro, da utilizzare in diversi momenti della giornata.
  • Polifunzionalità e attrattività: Lo spazio deve essere “per diversi utilizzi/attività” e “con servizi attrattivi”, “per il gioco dei bambini” e “per lo sport”, suggerendo che la piazza deve essere un moltiplicatore di opportunità sociali e culturali, per diverse fasce di età.

Quali sono i punti di forza di Viole? - 3 risposte

La domanda vuole indagare quali sono per gli abitanti i motivi per cui vivere a Viole, per fare emergere le risorse locali. Le risposte convergono su:

  • “Paese, comunità”: Il più grande punto di forza è la “comunità” stessa, confermando che il tessuto sociale è forte e vitale.
  • “Vicinanza ad Assisi (da sfruttare)”: La “vicinanza ad Assisi” è percepita come un pregio strategico
  • “Presenza fermate autobus”: evidenzia l’importanza del servizio presente.

Le risposte sono evidentemente poco esaustive, per cui occorrerebbe un approfondimento specifico in merito al tema.

Tuttavia aggiungiamo solo un paio di considerazioni ulteriori derivanti dall’esperienza vissuta:

  • le potenzialità dovute alla posizione di Viole: la sua altezza offre una meravigliosa visuale sulla valle di Assisi e non solo;
  • il legame con l’acqua, testimoniato dalla presenza di numerose fonti.

Entrambe gli aspetti andrebbero incentivati e valorizzati.

Durante l’evento il panorama ha fatto da protagonista, regalando un bellissimo tramonto. Inoltre la Proloco ha installato sulla fonte che insiste sulla “piazza” un getto d’acqua artificiale, che ha animato lo spazio durante l’intera giornata, a conferma del fatto che la popolazione si riconosce in questo tema e ne supporterebbe la riscoperta.

Quali sono i punti di debolezza di Viole? - 4 risposte

Le principali debolezze emerse sono:

  • “Scarsi Collegamenti”, “Marciapiedi”, “Percorso ciclabile”: La critica si concentra sugli “scarsi collegamenti interni ed esterni”, un problema che mina sia l’accessibilità da e verso Viole, sia la coesione interna.
  • Necessità di “potenziamento del campo sportivo”: evidenzia carenze inerentemente a questo servizio, non meglio specificate, da indagare.

Ulteriori carenze saranno individuate nella domanda successiva.

Che servizi mancano a Viole? - 4 post-it

Le quattro risposte fornite a questa domanda sono molto specifiche e rivelano la mancanza di alcune funzioni ritenute essenziali per la vita quotidiana e l’aggregazione:

  • Servizi di Base: postazione bancomat/poste, farmacia e edicola.
  • Servizi di Aggregazione: spazio per bambini, palestra e centro ricreativo aperto a tutti.

La lista evidenzia un doppio gap: sia nell’offerta di servizi pubblici e commerciali di prima necessità, sia nella disponibilità di luoghi di aggregazione e servizi privati per il tempo libero. Nonostante il basso numero di risposte, la specificità delle richieste evidenzia una chiara lacuna. È importante notare che l’attrattività di servizi commerciali e pubblici è strettamente correlata alla densità abitativa (Viole contava 494 abitanti nel Censimento ISTAT 2001); la creazione di servizi futuri dipende dunque dall’incentivo alla residenzialità e alla riqualificazione della frazione.

Inoltre, in un apposito pannello i partecipanti hanno individuato i diversi elementi e luoghi attrattivi di Viole e hanno indicato la necessità di collegamento tra essi.

Si deduce che la carenza di spazi pubblici e di collegamenti sicuri ciclabili e/o pedonali inficia anche la frequentazione di Viole come spazio sociale (oltre che lavorativo, come si diceva inizialmente). Ciò conferma la definizione di “paese dormitorio” suggerita da alcuni residenti: “a Viole si dorme e basta”.


L’esperienza della giornata ha dimostrato in modo inequivocabile che la comunità di Viole desidera fortemente uno spazio pubblico aggregativo (richiesta all’87.5%). L’iniziativa ha funzionato come un catalizzatore, riaffermando il valore della socializzazione, come testimonia il successo della cena di comunità.

La frazione di Viole, come le altre frazioni del Comune di Assisi, necessita di una visione per pianificare un futuro diverso da quello del “dormitorio”. Per individuare le esigenze reali degli abitanti e immaginare possibili soluzioni sarebbe necessario un confronto vero, per mezzo di un processo complesso di conoscenza e apprendimento reciproco tra cittadini, amministrazione e professionalità tecniche esperte. Sarebbe utile in tal senso, dunque, l’avvio di processi partecipativi progettuali, al termine dei quali immaginare l’assetto futuro di ciascuna frazione,un assetto che guardi alla qualità degli spazi pubblici e dei loro collegamenti, a una maggiore frequentazione interna delle stesse e conseguentemente a una rinnovata socialità. Tenendo il piano nel cassetto, trasformato poi in un progetto, e tirandolo fuori nel caso di possibilità di finanziamenti, si eviterebbero investimenti non realmente necessari e si sarebbe pronti ad attuare nel tempo (quindi un investimento a lungo termine) un progetto realmente condiviso.


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